Avete mai ascoltato Come stai?

È uno dei brani che più amo di Brunori Sas e in una frase in particolare, quest’anno mi riconoscevo più che in altre.. 

“Di come è facile andare quando non sai guidare, di come è triste Natale senza mio padre….”

È per questo che è arrivato il progetto “Suggestioni di Natale”, un calendario dell’avvento digitale non convenzionale.

Mi hanno chiesto spesso, nei giorni dell’avvento, come mai avessi pensato ad un progetto così.

Perché?

Ho sempre amato il Natale, ma sapevo che quest’anno sarebbe stata durissima. Volevo allenarmi, prepararmi facendo qualcosa di bello. 

Non volevo arrendermi a quella tristezza, insomma.

Ecco che ciascuna casellina volevo diventasse un angolo di magia, accogliente,  dedicato ad un piccolo spunto da cui ognuno potesse trarre le proprie riflessioni. Dove appuntare ragionamenti potenzialmente utili, in cui coinvolgere in collaborazioni professionisti, ma anche amici, che avessero un talento da raccontare.

Dove potersi lasciare andare ad un sorriso, insieme.

È così che, giorno dopo giorno, abbiamo costruito una casellina alla volta.

Nessuno spoiler. Una storia raccontata, grazie a parole e frasi scritte a mano, su immagini e video scelti e creati ad hoc.

Così, con l’aiuto e la perseveranza di Melissa, abbiamo ideato questo appuntamento quotidiano, che dovesse essere completamente personalizzato. Preparando ciascun contenuto dove sentirsi a casa. E così è stato.

Ci siamo divertiti moltissimo, abbiamo faticato di fatica bella, ci siamo messi alla prova, abbiamo provato e riprovato.

Abbiamo fatto un gioco di squadra sinergico e armonioso.

E ogni giorno abbiamo ricevuto in cambio l’attesa. Di chi ha apprezzato e seguito il progetto. Le domande che più spesso mi hanno fatto riguardavano.. di cosa si sarebbe parlato? Cosa si sarebbe visto? Chi avrebbe partecipato ai prossimi contenuti?

L’attesa di stupirsi, di aspettare, di costruire qualcosa e poi regalarlo (a volte in senso figurato, a volte in senso concreto). Perché prenda altra forma, altri ricordi, altri colori in chi lo fa suo.

Se ci pensiamo bene ogni lancio (che sia di prodotto, di comunicazione..) funziona così.

Ecco, questo è quello che per me significa creare un progetto ben riuscito.

Che faccia sentire bene chi guarda, che sia una finestra dove ognuno possa affacciarsi per vedere non solo il tuo contributo, ma dove riconoscere molto della sua esperienza: riempirla di significato grazie a te.

E quando finisce già ti manca e pensi: cosa posso fare di nuovo? 

Ed è così che arriva il tempo in cui ogni cosa diventa uno spunto per creare, per cercare la propria chiave, la propria interpretazione, da condividere con gli altri.

Sempre nella canzone Come stai di Brunori Sas potrebbe esserci la risposta a quest’ultima domanda: cosa posso fare di nuovo? 

“Forse dentro me cambiano le cose, dentro al mio giardino nascono le rose”.

Perché la risposta è che la nostra bussola siamo noi e lo diventiamo ancor di più, soprattutto quando ci sembra che non ci siano punti di riferimento: quando la tristezza, la preoccupazione potrebbero prendere il sopravvento.

E allora chiediamo aiuto, circondiamoci delle persone che possano realizzare insieme a noi una casellina alla volta.. di un progetto che, oltre ad essere nostro, possa essere di arricchimento e, a sua volta, fonte di ispirazione per gli altri e per altri progetti che ci aspettano.

Il nuovo è dietro l’angolo e aspetta solo noi per diventare realtà.


Un grazie speciale va a tutti coloro che hanno collaborato al progetto:

Ilaria Villani

Melissa Bartolini

Francesco Cavestri

Fabrizio Garberoglio

Flaminia Angeloni

Giulia Amoruso

Per scoprire ogni casellina, ti aspetto sul mio profilo Instagram ☁️💜