Il digitale è un universo magico, ci permette di essere in tanti posti contemporaneamente.
Ci permette di conoscere persone che non avremmo avuto modo di incontrare in altro modo: perché dall’altra parte del mondo, perché non parte della nostra cerchia di conoscenze, perché non a stretto contatto con la nostra quotidianità.
Ci permette di farci ispirare su più fronti: dal cucinare, al vestire, all’arredamento per citarne alcuni.
Il digitale è pratico, facilita tante dinamiche burocratiche e non.
Il digitale durante il Covid ci ha ‘salvato la vita’: ha permesso di non fermarci completamente, ci ha dato la possibilità di provare la sensazione di poter superare un periodo complesso e inaspettato con degli strumenti nuovi da imparare e a cui abituarsi.
Questi strumenti poi sono diventati parte delle nostre nuove abitudini.
Il digitale, allo stesso tempo, porta con sé il concetto di dematerializzazione.
Ossia, riflettendoci bene, rende possibili cose anche senza che siano materiali, concretamente percepibili.
Non si può toccare, eppure funziona!
La vera nuova sfida, a cui mi capita di pensare sempre più spesso, è come faremo a creare un digitale sempre più umano, che si materializzi e non diventi smaterializzazione?
Per smaterializzazione intendo la sensazione che provo spesso la sera, soprattutto nelle giornate più intense dove passo da una call all’altra, da un gruppo all’altro, da un’intervista all’altra e quando spengo il pc penso alla quantità di volti che ho incontrato e con cui ho interagito ma spesso ho la sensazione che quell’interazione è come se scivolasse via fra le mani.
In quanto abbiamo condiviso una condivisione non totale, intorno a loro accadevano cose – sentivano odori, rumori, così come intorno a me – che hanno reso la nostra comunicazione un esercizio di concentrazione ancora più importante; perché, in questa dimensione, è più sfidante creare un ricordo reciproco.
E forse la risposta a tutto questo è trovare nuovi modi per rendere quel momento digitale il più umano possibile.
Perché siamo degli ‘animali sociali’ in continua evoluzione e il digitale è parte di questa evoluzione. ☁️💜