Complici alcuni bellissimi progetti su cui ho avuto la possibilità di lavorare in questi ultimi mesi e forse (anche in parte) che oggi compio gli anni, vorrei condividere una riflessione che mi accompagna da qualche tempo.
Cosa vuol dire diventare adulti?
È una domanda che spesso si ingoia, travolti dal flusso della vita e dai suoi appuntamenti.
Ma che poi prima o poi torna a farsi sentire, fa capolino fino a farci capire che alla fine ci riguarda proprio da vicino.
L’adultità è un tema di cui non si parla così spesso, dandogli un nome e un cognome.
È di uso più comune fra gli addetti ai lavori nel mondo della medicina o della psicologia, da un punto di vista funzionale alla professione.
È una domanda scomoda, diciamocelo.
Perché nessun ti indica modalità e tempistiche. È qualcosa che succederà ma non si sa bene come.
Mi sono portata a casa delle suggestioni interessanti e che forse potrebbero essere una buona mappa da avere a portata di mano nei momenti di emergenza.
- Non esiste qualcosa di assoluto, come la ragione e il torto: la quotidianità è un continuo compromesso, l’importante è assicurarsi il proprio spazio, per starci comodi
- Le persone che amiamo sono umane, soprattutto i genitori: hanno pregi, difetti e anche limiti. Quello che ci fa più male è che siano mortali, ma non possiamo farci nulla. Sicuramente il mondo è meno rassicurante, ma fa parte del gioco
- L’umiltà e la gentilezza non sono fonti di debolezza e insicurezza, ma semplicemente uno stile di stare al mondo
- L’amore e il coraggio possono assumere diverse forme (fra cui l’essere peloso!)
- Oltre i ruoli che siamo chiamati ad interpretare, coltivare delle passioni, dei luoghi del cuore ci fa sentire vivi e non c’è niente di male
- Le situazioni si possono guardare attraverso due lenti: semplificare la complessità, rendere complesso ciò che è semplice, ma ci vuole tempo per capire quale sia la strada migliore da percorrere e più premiante a seconda del contesto
- La mente e l’anima sono eccezionali, hanno il potere di farci scordare l’intensità del dolore e permetterci di trasformarlo in altro per costruirci su
Per concludere credo di aver imparato che l’adultità è un mistero un po’ magico, che in realtà ha una sola grande certezza: è un processo trasformativo in cui siamo chiamati a giocare ognuno a modo proprio.

adultita’
come suona bene
essere adulti
Molto bello. Son fiero
Nelle tue parole sono riconoscibili il tuo cuore e la tua testa che sono indice di una bella persona
Bellissime parole Fede! È vero la mente e l’anima sono eccezionali…
Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano.