La prima volta che ho assistito ad un focus group avevo 19 anni.
Ricordo bene la sensazione di meraviglia e attrazione verso quel mondo così intrigante.


Far incontrare i desideri e i bisogni dei consumatori con l’offerta del mercato nel miglior incastro possibile.
Pensai che era una sorta di magia. E che quel lavoro sarebbe stato il mio.
Ed è successo esattamente questo.
E dopo che ho festeggiato la prima doppia cifra, in questo ambito, posso dire che ne sono ancora molto molto appassionata.

Questa dimensione del mio lavoro, quella della psicologia del consumatore, è sconosciuta ai più.
Spesso i miei amici, non colleghi, mi dicono che sono l’unica persona che conoscono che fa questo lavoro.
Un lavoro così affascinante, dicono.


Ed io sono d’accordo!

Ascoltare le persone, le loro storie, leggere i comportamenti e capire cosa c’è dietro a ciò che dichiarano o no, riportando tutto in ottica strategica, ha un fascino smisurato.

Ho deciso che sarebbe stato il lavoro fatto per me perché:
☁️ è divertente e stimola continuamente la curiosità
☁️ riesci a guardare la realtà con occhi sempre nuovi, anche e soprattutto gli ambiti che conosci già da tempo riescono a sorprenderti sempre
☁️ devi allenarti a non avere mai dei pregiudizi
☁️ è necessario studiare sempre, senza mai rimanere affezionanti ad una prospettiva
☁️ devi esplorare, intuire, interpretare

In una puntata del podcast Estratti Tascabili, che vi lascio qui, Cinzia Paterlini, chiacchierando insieme, definì la nostra professione quella di profiler

“aiutiamo i brand a raccogliere la voce del proprio cliente o potenziale cliente per capire cosa c’è dietro le loro scelte sia in maniera razionale che meno consapevole”.

Ed è vero: le esperienze sono fatte dalle persone, per le persone e con le persone. E soprattutto dai loro perchè.

Non serve essere una grande azienda per ascoltare il consumatore, i dipendenti, gli stakeholder; così come non si può essere una grande aziende senza tener conto di tutto questo, quando si deve ideare un prodotto/servizio, lanciarlo, creare una comunicazione, una pubblicità…

Potrei fare tanti esempi (ma non posso perché il nostro lavoro è strettamente legato alla riservatezza), ma la verità è che dietro la maggior parte di prodotti, servizi, app, comunicazioni, con cui interagiamo quotidianamente, è stata fatta una ricerca.

Perchè l’unico modo per costruire una strategia di successo per il futuro è ascoltarlo il futuro, vederlo prima degli altri e crearlo. Sempre mantenendo lo sguardo attento e l’orecchio in ascolto del presente e delle sue dinamiche.

Per capire ancora più nel dettaglio di cosa mi occupo, esplora il servizio dedicato ☁️💜