Se siete atterrat* qui, probabilmente, avete già letto un’anticipazione sul progetto “Ragazze tra le nuvole” sui nostri rispettivi profili Instagram.

Se così non fosse e l’atterraggio fosse puramente casuale, potete partire proprio da questo post, in cui vi raccontiamo com’è cominciata questa bellissima storia di amicizia e di esplorazioni condivise.

Facciamo comunque un brevissimo riassunto, per spiegarvi questa nuova, magica rubrica 🙂

Cosa faremo:

Insieme scopriremo nuovi luoghi, spazi, mostre, faremo nuove esperienze legate al mondo dell’arte e della comunicazione e condivideremo con voi le nostre sensazioni, suggestioni, riflessioni. 

Non ci limiteremo mai alla semplice recensione dei percorsi artistici o comunicativi, ma cercheremo di esplorarli più a fondo con spirito curioso e, forse è questa la cosa più importante, torneremo bambine insieme, per meravigliarci davanti all’inaspettato. 

La prima esplorazione di oggi è tutta dedicata a Superstudio, cominciamo!

SUPERSTUDIO: IDENTIKIT

Superstudio, ancora prima di essere uno spazio polifunzionale, è un luogo di creazione, una tela bianca, morbida e confortevole che permette alle idee di prendere forma, colore, sapore.

A seconda degli eventi (mostre, installazioni, showroom e così via) che ospita, cambia pelle, ma allo stesso tempo mantiene la sua identità iconica e i suoi valori ben saldi.

Non a caso quando i visitatori varcano il portale di led, in via Tortona 27, la sensazione che si ha è di un mix and match immersivo tra avanguardia e storia, creatività e innovazione. 

Superstudio si colloca tra le location e gli Studios più noti di Milano. 

Offrono un ventaglio di possibilità per l’organizzazione di eventi fisici, digitali, ibridi, meeting, convention, nell’ambito di moda, design, arte, design, entertainment e molto altro.

Credits: Superstudio

Nel 2021 viene poi inaugurato Superstudio Maxi, un nuovo hub per arte, design, moda, lifestyle, innovazione, cultura e comunicazione. 

“La nuova location si aggiunge per portare bellezzaculturainnovazione, vitalità in quella che è la “zona Moncucco”, già in fermento sia per la presenza dell’Università Iulm che per le nuove architetture “grandi firme” insediate. Superstudio Maxi, deve il suo nome al fatto che dispone, su un’area di 10.000 mq, di una superficie espositiva coperta, su un unico piano, di 7.200 mq per una capienza massima di 3.400 persone, lo spazio espositivo privato più grande di Milano. E’ la prima location per eventi in Europa certificata Leed (regolamento mondiale per la costruzione di edifici ecologici).”

Cos’è Superstudio per noi?

E dopo le presentazioni ufficiali, cos’è Superstudio, per noi?

Fede: Ricordo perfettamente l’emozione che ho provato nel sapere che avrei gestito, per un mio cliente in ambito tech, uno showroom super immersivo negli spazi di Superstudio in Via Tortona. 

Per me quelle strade, quelle transenne nere con il nome inciso con quel font inconfondibile, hanno da sempre rappresentato l’attesa frizzante ed unica nel suo genere, che si dissolve e diventa concretezza, ispirazione, stupore davanti alle installazioni del Fuori Salone, come per magia, ogni anno.

Lavorare in un contesto così stimolante, ha fatto sì che non solo le persone, ma anche ciascuno spazio e la sua atmosfera siano diventate per me casa, un pezzetto della mia anima.

Giuli: Io, invece, ricordo la sensazione elettrizzante provata durante il countdown, proiettato sui megaschermi, in attesa dell’inizio dei DDD (Digital Design Days). Uno dei primi eventi in Italia a trasmettermi la vera forza del networking, all’ennesima potenza. 

Ero lì con la mia ex-socia e tuttora  grande amica, Beatrice, e durante i DDD ho avuto la possibilità di acquisire nuove competenze, certo, ma anche di confrontarmi con colleghi freelance e nuove realtà imprenditoriali. 

Ho anche avuto l’occasione di abbracciare dal vivo, per la prima volta, persone che fino a quel momento avevo solo conosciuto nel mondo digitale. 

Un evento, e uno spazio, un allestimento, capace di mettere in connessione le persone.

Le luci, il sound design, la qualità degli speech. Tutto perfettamente studiato per rendere l’esperienza immersiva e le connessioni…memorabili. 

Perché Ragazze tra le nuvole comincia proprio con la visita a Superstudio?

In un periodo che definiremmo a dir poco “nuvoloso”, abbiamo deciso di prenderci un momento di pausa, insieme. 

Un istante di brainstorming libero in un luogo del tutto inconsueto. 

Nel bel mezzo di una settimana lavorativa, nel pieno delle nostre tempeste, decidiamo dunque di incontrarci da Superstudio per visitare insieme il Balloon Museum

Tuffarsi a capofitto in scenari desueti, per noi, è sempre stato il modo migliore per generare nuove idee, rinvigorire la creatività e azzerare (o quasi) lo stress (non solo lavorativo!)

Cos’è il Balloon Museum?

“Balloon Museum è un format creato da un team curatoriale che progetta e allestisce mostre d’arte contemporanea con opere che hanno l’aria come elemento distintivo. Un viaggio tra installazioni fuori scala dalle forme inaspettate in cui l’interazione con lo spettatore è posta al centro dell’esperienza. Arte da toccare quindi, da vivere e condividere, mai statica che crea una relazione innovativa con il fruitore, dando vita ad un percorso esperienziale di socializzazione. Questo approccio non convenzionale alla cultura affascina e incuriosisce adulti e bambini, appassionati e curiosi e sta contribuendo ad affermare l’Inflatable Art come uno dei più acclamati movimenti Pop al mondo.” – Balloon Museum

L’interazione con le opere

La caratteristica peculiare che affascina, di un format come questo, è l’interattività e la possibilità concreta di connettersi con le opere.

I visitatori si sentono davvero protagonisti, grazie ad una riqualificazione delle opere che non sono più “irraggiungibili”, “intoccabili”. Sono a completa disposizione delle persone, non più spettatrici passive ma autorizzate (anzi, caldamente invitate!) a toccare, giocare, spostare, costruire…divertirsi! 

Una mostra, dunque, che non “mostra”, semplicemente, ma dialoga con chi decide di farne parte, attivamente. 

Hypercosmo – L’installazione immersiva

Forse la più grande attrattiva dell’intera esperienza. 

Hyperstudio rivisita un ambiente naturale, in cui la terra dialoga con il cielo e i visitatori possono tuffarsi in un mare (piscina) di palline, assistendo ad una performance di luci, proiezioni, suoni e movimenti. 

“Il cielo, il mare e la terra si fondano fino a coagularsi per lo spettacolo del ciclo della vita. Lo spettatore è invitato ad immergersi, a giocare e lasciarsi cullare da un ambiente candido, diventando parte integrante dell’opera.”

Come ci siamo sentite, in questo contesto così eccezionale?

Completamente libere. 

In uno stato di completa sospensione: dalle aspettative, dalla pressione, dal giudizio. 

Due adulte chiamate a tornare bambine per una manciata di preziosissimi minuti 🙂 

Con la sensazione, persino, di sperimentare una sensazione (forse, chi può dirlo!) antica e profonda. Quella di sentirsi al sicuro, nuovamente, come quando galleggiavamo nel grembo materno.

La nostra seconda cosa preferita, oltre all’Hypercosmo

Fede: Camminare con il naso all’insù tra le opere della sala iniziale. Ciascuna rappresentava la combinazione tra pattern e colori che più amo: una moodboard perfetta, che mi ha fatto entrare immediatamente in sinergia con la mostra e le sue installazioni.

Giuli: Senza dubbio, anche per me, l’Airship Orchestra, “mistica tribù di personaggi ultraterreni teletrasportati dalle stelle della notte, con la pelle segnata dal viaggio nella galassia e le voci come polvere di stelle.” 

Un esempio meraviglioso di character design applicato al mondo delle installazioni. 

I personaggi non sono statici ma producono, ciascuno, una diversa melodia che va poi a stratificarsi dando vita ad un coro a più voci. I loro buffi occhietti dialogano con i visitatori e li guidano alla scoperta di un mondo onirico. 

Opera di ENESS

So what?

A volte basta davvero partire da un’idea semplice: un’immagine familiare come un palloncino, per poi trasformarla in un qualcosa di assolutamente unico.

Uno spazio sconfinato e libero, in cui poter creare liberamente con l’immaginazione. 

Per viverlo, guardarlo e immergersi in un’esperienza narrativa in cui siamo proprio noi a scrivere una nuova storia. 

Grazie ai Superstudio per aver ospitato questo immaginario!

Un ultimo appunto, per rendere esperienze ed esplorazioni come questa indimenticabili: scegliete la persona giusta con cui esplorare, la compagnia farà la differenza  🙂


Se volete saperne di più su Superstudio:

Per conoscere meglio le Ragazze tra le nuvole:

Nota a margine – perché abbiamo deciso di scrivere?

Il progetto “Ragazze tra le nuvole” nasce come un diario condiviso. Un luogo digitale in cui appuntare le nostre esperienze e tenerne traccia, per noi, ma anche per le persone curiose e appassionate del mondo dell’arte e della comunicazione. 

Ci piace comunicare, a nostra volta, con i mezzi che sentiamo a noi più affini. 

I nostri blog, sono le nostre case digitali. Saremo felici di ospitarvi qui, per condividere con voi tutte le nostre future esplorazioni. Dovrete solo versarvi un thè, e prendervi una pausa tutta per voi 🙂