È possibile rendere il digitale gentile o essere gentili nel digitale?

Ieri durante un webinar Claudio Pezzotta* di Olympos Hub un collega, cliente e persona a me cara ha usato una formula che sento molto risonante e che mi sta a cuore: il digitale gentile.

Ciò mi ha portato a riflettere su quanto sia sfidante fare attenzione all’altro quando siamo sul piano digitale.

Si tratta di mezzi e strumenti estremamente pratici, ma che allo stesso tempo, se non usati con la giusta cura, possono portare al rischio di farci passare per poco umani e un pò troppo robotici.

Succede continuamente, apriamo e chiudiamo link di piattaforme e in ogni riunione, intervista, webinar, sui social ci è richiesto di essere performanti, sul pezzo, perfetti.

E, invece, è raro domandarsi: sono stato gentile nell’utilizzare questo super potere tecnologico? 

Ho permesso al mio interlocutore, che magari non è così confidente con la tecnologia, con l’argomento di cui stiamo discutendo, con il momento che sta attraversando, di sentirsi davvero in connessione con me?

È una domanda che mi pongo ogni giorno e spesso mi rendo conto che nel vortice delle scadenze e degli obiettivi da portare a termine non sempre ci riesco come vorrei, come non sempre gli altri ci riescono con me…

Quando però sento di esserci riuscita, la soddisfazione è immensa perché so di essere stata in grado di trasmettere un pezzetto della mia anima.

Credo nella gentilezza in un mondo in cui non va più di moda e non me ne vergogno.

Raccolgo la sfida di adattare questi strumenti super potenti all’umano che è in ognuno di noi per accogliere e sentirmi accolta, perché non costa nulla ma può renderci noi stessi e creare relazioni con la R maiuscola.


*Puoi trovare Claudio Pezzotta qui!