Come dare la giusta importanza alle cose?
È una domanda che mi pongo spesso sia lato professionale, che personale.

Parte del mio mestiere, in realtà, si concentra sull’aiutare gli altri a dare la corretta priorità e allo stesso tempo anche fornire gli strumenti per farlo.

Ciò che ho notato in questi anni è che quando ci ritroviamo affaticati da una situazione, ci sentiamo imbrigliati oppure presi dal loop di una scadenza, di un progetto spesso ci perdiamo.

Non riusciamo più a renderci conto di ciò che è urgente, di ciò che è prioritario, di ciò che prevede una certa dose di energia e ciò che ne prevede un’altra.

Insomma è come se ci ritrovassimo in un gomitolone gigante, pieno di nodi, che non riusciamo più a sciogliere.

Non so se avete mai lavorato a maglia o avete mai visto qualcuno farlo.

Io ho imparato a Natale di quest’anno, con il desiderio di preparare una copertina fatta con le mie mani a mia nipote, di cui aspettavo la nascita con impazienza ed emozione. Volevo regalarle qualcosa che fosse unico, fatto appositamente per lei.

Il mio desiderio è stato spinto sicuramente anche dalla nostalgia per quel gesto, che ero abituata vedere fare da mia nonna tutti i giorni, per tutta la vita ed imparando avrei (forse) attenuato la sua mancanza.

È successo in parte.

Dall’altra è successa un pò una magia: è come se avessi capito il suo segreto nel sapere sempre dipanare i gomitoli, che la vita ci offriva e di cui ci sentivamo parte.

Il suo segreto era mettere in pratica l’auto-efficacia.

È l’auto-efficacia che ci permette di essere centrati, al di là del lavoro, della famiglia, dell’Altro da noi.

È una delle nostre vocine interne, che ci insegna ad aver fiducia in noi davanti alle sfide, metabolizzarle e poi gestirle, dando loro la giusta dimensione.

Esistono tanti giochi, metodologie da applicare per costruire la nostra auto-efficacia ed allenarla periodicamente ed è un lato del mio mestiere, che amo fare, come coach.

Sono convinta che dare la priorità al focus su di noi e sulle nostre capacità, sia il primo passo per riuscire a dare il giusto valore: il nostro valore alle cose che accadono, che affrontiamo, che viviamo.

Il lavorare a maglia insegna a credere nelle proprie capacità, provare e riprovare, fare e disfare, raggomitolare i fili, liberare il gomitolo dai nodi.

Il risultato che ne verrà fuori sarà fatto con amore, a mano, con perseveranza.

E il valore che gli daremo sarà la spinta per cominciare a lavorare sulla prossima copertina, la prossima sciarpa, il prossimo maglione…

Tutto questo per dire che il valore che diamo dipende solo da noi.

Crediamo un pò più in noi e nella nostra capacità di essere auto-efficaci.

Mentre ci proviamo, evviva i gomitoli!


Questo articolo è dedicato alla Nonna Nora, a Christine e a tutte le persone speciali che ci ispirano ogni giorno ☁️💜