Come riuscire a dare priorità ai nostri impegni quotidiani, soprattutto in questo momento in cui i punti di riferimento sembrano polverizzarsi giorno dopo giorno?

Non facciamoci prendere dall’agitazione e teniamo a mente che gli stati di difficoltà ci invitano e spronano a trovare sempre la soluzione più efficace e funzionale per noi stessi.

Essere in ballo fra mille cose da fare, è parte della nostra quotidianità. 

È nostra abitudine, ed ora che le abitudini sono cambiate, spesso ci sentiamo ancora più confusi.

Cosa è urgente che faccia? Cosa importante? Cosa posso rimandare?

Un detto popolare, che la mia nonna mi ripeteva tutti i pomeriggi mentre facevo i compiti, era questo: “Chi ha tempo non aspetti tempo, perché passa il tempo e si resta senza tempo” e io ci ho sempre creduto, perchè i suoi consigli hanno sempre funzionato.

Detto questo, anche qualcun altro si è posto l’obiettivo di capire come poter ordinare le priorità e ha risposto con una matrice niente male. 

Andiamo a scoprire di cosa si tratta insieme.

È detta matrice di Eisenhower – dalla celebre frase del presidente statunitense degli anni ’50 che dice: “Ciò che è importante raramente è urgente e ciò che è urgente raramente è importante” – o anche di Covey dal nome dello studioso, che ne approfondii il modello. 

Interessante come i due concetti di importante ed urgente, nell’incontrarsi, diano vita a due mondi: quello del fare e quello del delegare.

Ma facciamo un passo indietro.. cosa si intende per importante? 

L’importanza, la rilevanza di qualcosa cambia da soggetto a soggetto, in quanto volubile a seconda dei valori, degli obiettivi da raggiungere, delle credenze e principi.

Quando qualcosa è rilevante e importante per più persone, ci troviamo di fronte ad una squadra che persegue lo stesso ideale, lo stesso obiettivo.

E per urgente?

L’urgenza, al contrario, è un dato di fatto. È una realtà. È il mondo in cui siamo immersi 24/7 e da cui non riusciamo a liberarci. Soprattutto quando si è chiamati a gestire una crisi, l’urgenza sembra abbia il potere di prendere il sopravvento su tutto.

Detto ciò, andiamo nel dettaglio dei singoli quadranti.

1. Azioni da fare immediatamente, senza delegare

Si tratta della prospettiva più stressante, su cui è bene lavorare affinché si riduca. 

È il quadrante che coinvolge l’iper-controllo e l’onnipotenza e che potrebbe avere serie ripercussioni sulla fiducia e l’autostima. 

Quindi occhio, da maneggiare con cura!

2. Azioni da pianificare strategicamente 

Si tratta di ciò che abbiamo a cuore di fare e che riteniamo davvero importante, ma che mettiamo in secondo piano, poiché spesso senza scadenza.

È la prospettiva che, se coltivata, è quella in grado di dare più soddisfazioni in assoluto.

Quindi, fermiamoci e pianifichiamo consapevolmente.

Che le cose belle hanno bisogno di tempo, è vero. E soprattutto di essere concretizzate.

3. Azioni che altri possono compiere per noi, immediatamente

Si tratta di azioni che non toccano direttamente la nostra sfera della rilevanza, ma che comunque ci coinvolgono in termini di scadenze. 

Quindi, contorniamoci di persone di fiducia che possano supportarci in queste azioni e che ci facciano imparare il dono della delega.

4. Azioni superficiali

Si tratta di attività assolutamente superflue che ci rubano energie e che potremmo tranquillamente eliminare. Spesso le utilizziamo come meccanismo di difesa per evitare di concentrarci su qualcosa che ci preoccupa davvero.

Quindi, il consiglio è non preoccuparsi ma occuparsi di ciò che realmente può rendere la nostra quotidianità produttiva e che sia in grado di farci sentire soddisfatti di noi stessi a fine giornata.

I nostri punti di riferimento sono dentro di noi e in ciò che decidiamo di fare.

Aiutarci a riordinare le idee e sapere di avere un piano, potrebbe farci sentire più sicuri e sereni, in merito a tutte le attività che siamo chiamati a svolgere. Soprattutto in questo periodo surreale.