Il termine Vision Partner deriva da un’intuizione che è arrivata un giorno lo scorso mese, mentre scarabocchiavo sul mio iPad.
Ormai, chi mi legge e ascolta da un pò, conosce la mia assoluta passione, quasi un bisogno primario, di unire i punti.
Join the dots! Ecco è proprio un’azione che mi fa stare bene, che mi riempie di senso.
Sarà perché lo faccio anche di lavoro, ma in generale nella vita quanto è bello quando riesci a vedere la figura completata, la resa finale di quel disegno che fino a poco prima non riuscivi a conoscere fino in fondo?
O meglio, conoscevi nel singolo dettaglio, ma vuoi mettere la soddisfazione di vederlo intero, finito, funzionante?!
Va bene, non mi dilungherò ulteriormente su un tema di cui potrei parlare per ore!
Dicevamo, da dove nasce quest’idea di essere Vision Partner?
Da una considerazione semplicistica, se volete, ma che incarna bene ciò che è avvenuto nel tempo e che il Covid ci ha restituito con estrema franchezza, dove stiamo andando? e con chi vogliamo farlo?
Se da una parte il significato di Partner commerciale/di business si è ridotto al mero scambio di vantaggi, profitti, insomma un do ut des per cui si litiga, si fa la pace, si negozia, ma di fondo ciò che conta davvero è una condizione soddisfacente reciproca commercialmente parlando.
Dall’altra, il termine Vision Aziendale è rimasto relegato nei manuali di marketing o peggio in alcuni siti web dove veniva spiegata la differenza con la Mission.
Che poi, ai nostri giorni, secondo me, sono due concetti che si fondono, si mutuano continuamente e che vivono uno in funzione dell’altro più che mai.
Mi direte, la cosa più difficile per le aziende è avere la Visione e rimanere fedeli ad essa in questo mondo così variabile, veloce e allo stesso tempo intermittente e imprevedibile. È vero!
E rilancio dicendo che la Visione la riempiamo ogni giorno attraverso il nostro DNA, ciò in cui crediamo. Il perchè facciamo le cose, sapere cosa ci spinge.
Da qui l’idea di unire tutto questo al concetto di Partner.
Sono fermamente convinta che il periodo storico in cui viviamo abbia cambiato le nostre prospettive, il modo in cui approcciamo le situazioni e le persone.
L’ha fatto silenziosamente, sotto traccia, ma l’ha fatto e tutto questo ha portato ad una conseguenza più di ogni altra.
Siamo più selettivi, non diamo più troppe possibilità e abbiamo un estremo bisogno di fidarci, ma allo stesso tempo viviamo nel terrore di affidarci.
Ed in questo, siamo diventati molto più bravi a riconoscere i segnali.
L’unico modo per creare quindi una relazione di valore con i nostri clienti e fornitori è capire immediatamente quanto siamo simili, quanto siamo corrispondenti e corrispettivi nel modo in cui diamo significato alle azioni, alle modalità, ai risultati.
Un progetto può nascere, crescere e finire, come tutto, ma una relazione quella è qualcosa che va oltre e che ha bisogno di sintonizzazione, cura, tempo, ascolto, vita.
Ecco cosa c’è dietro questo binomio Vision e Partner, la possibilità di fare partnership con persone che sai che la vedono come te, con cui poter costruire insieme un modo di vedere il futuro e naturalmente scambiarsi opinioni, punti di vista diversi.
Con cui divergere, nella consapevolezza che vi scegliete per convergere sul tema più importante: perché ci crediamo così tanto?
Tutto questo lo abbiamo raccontato con Olympos Hub nella diretta, di cui vi lascio qui il link: abbiamo parlato di storie di vita vissuta e anche molto altro 👇🏻
https://www.instagram.com/p/CrRGR1fBLDv/
Perché sono fermamente convinta che ci voglia duttilità, equilibrio e anche la giusta dose di leggerezza nel pensare che insieme è più bello! ☁️💜
